Mutuo cointestato e separazione: cosa succede?

Inserito il 24/10/2024

 

Nell’ipotesi di separazione dei coniugi, la presenza di un mutuo cointestato è spesso terreno fertile per dispute, contestazioni, difficili negoziazioni e non rari ricorsi all’intervento di un giudice che possa favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti.

Ma cosa dice la legge in caso di separazione con mutuo cointestato? Proviamo a riepilogare brevemente le sue sorti.

Cosa succede al mutuo cointestato in caso di separazione dei coniugi

Il primo tassello che dobbiamo apporre a questo mosaico è relativo al fatto che in caso di separazione il mutuo cointestato deve essere ugualmente rimborsato da parte degli intestatari, che rispondono del debito secondo quanto disposto dal contratto di finanziamento.

Se tutto ciò è pacifico in caso di separazione consensuale, lo stesso non può certo dirsi in caso di separazione non consensuale, quando raggiungere un’intesa tra le parti diventa molto più difficile. In queste ipotesi, infatti, l’intervento di un giudice sarà sicuramente fondamentale per valutare il caso specifico anche alla luce della presenza di figli minorenni.

Cosa succede se i coniugi non pagano le rate

Capita poi abbastanza di frequente che i coniugi separati decidano di non continuare a versare le rate in attesa di trovare un accordo.

Ebbene, in questo caso la banca può ben agire legalmente nei confronti di entrambi i coniugi o di uno dei due, indistintamente.

Anche per questo motivo non pagare le rate del mutuo in caso di separazione dei coniugi non è certo la decisione più consapevole, poiché può rapidamente condurre a maggiori costi (determinati principalmente dagli interessi di mora) o addirittura al rischio di veder finire la propria casa all’asta.

Assegno di mantenimento e mutuo cointestato

Qualche riga fa abbiamo fatto riferimento al fatto che in caso di separazione dei coniugi il giudice valuterà la situazione complessiva. Tra di essa, è fondamentale accennare alla disciplina dell’assegno di mantenimento: l’assegno di separazione ha infatti come obiettivo quello di garantire al coniuge con il reddito inferiore lo stesso tenore di vita di cui godeva prima della separazione. Ecco, dunque, che il coniuge che si separa con il reddito più alto potrebbe essere chiamato a pagare per intero la rata del mutuo e detrarre poi tale spesa dall’assegno di mantenimento dovuto all’ex coniuge.

La cessione della quota di proprietà

Un’altra soluzione che può essere valutata per trovare un accordo nella coppia è quella di cedere la propria quota di proprietà all’ex coniuge, che diventa a tutti gli effetti l’unico proprietario dell’immobile e unico intestatario del contratto di mutuo.

In questa ipotesi, la banca dovrà decidere se accettare o meno il recesso dal contratto di finanziamento da parte di uno degli intestatari. In caso di diniego da parte dell’istituto di credito, si può anche valutare la surroga presso altra banca.

La vendita dell’immobile a terzi

Rimane infine la possibilità di vendere l’immobile a terzi: il ricavato che si otterrà dalla vendita potrà poi essere utilizzato per estinguere anticipatamente il mutuo, mentre i soldi rimanenti potranno essere divisi tra i coniugi sulla base di ciò che è indicato all’interno dell’accordo di separazione.

Per saperne di più ti invitiamo a contattare la nostra agenzia.